Appuntamento da non perdere, giovedì è venerdì prossimo, per i patiti delle nuove tecnologie: Politecnico di Torino e Fondazione Telecom Italia organizzeranno un meeting di due giorni dedicato ad un tema molto attuale: il futuro della memoria.
In una società che produce una mole incredibile di informazioni e documenti, soprattutto digitali, come mai è successo prima nella storia dell’umanità, a chi spetta decidere cosa archiviare e conservare? Cosa tramandare alle generazioni future? Anche ammettendo che si possa conservare tutto, è facile intuire che una tale mole di dati sarebbe per sua natura non fruibile, non consultabile. Ci vuole qualcuno/qualcosa che permetta ai nostri discendenti di catalogare, validare, archiviare in ordine di importanza tutte le informazioni che vengono prodotte. E questo qualcosa/qualcuno ricoprirà un ruolo di enorme importanza. Avrà un enorme potere: quello di contribuire a scrivere la storia. In passato il problema era la mancanza di informazioni, per cui spesso le tradizioni venivano “inventate” e la storia riscritta, creando documenti falsi o verosimili. In futuro il problema sarà l’opposto: un’omissione/cancellazione potrebbe cambiare il modo in cui sono scritti i libri di storia. Soprattutto se le fonti, in formato digitale (email, blog, siti internet), non fossero archiviate con la giusta attenzione. Per la verità, di solito, a queste cose non ci pensiamo nemmeno, immersi come siamo nel nostro perenne presente. Invece anche in questo momento, nel nostro piccolo, stiamo scrivendo la storia. La faccenda in realtà riguarda, anche in Italia, una marea di aziende e piccole/medie imprese che tutti i giorni si relazionano con il problema della gestione del proprio materiale d’archivio, perennemente attenzionato da sistemi in grado di duplicare (facendo continui backup) intere masse di memoria, allo scopo di non perdere il proprio lavoro. Se mai dovessimo sommare il quantitativo di informazioni digitali prodotte anche solo in Italia in un solo giorno ci renderemmo conto di quanto spazio (digitale) serva al nostro operato e di quanto possa risultare necessario interrogarsi, appunto, sul futuro delle memorie digitali e dei metodi di archiviazione di ogni singolo file considerato importante per l’azienda di riferimento, per la p.a., per le scuole e per tante altre organizzazioni. (A.D. per NL)