Tale riassetto, consentirà un uso più efficiente dello spettro radio con la possibilità di utilizzare tecnologie di terza generazione, quali l’UMTS, nelle bande a 900 MHz (refarming), attualmente utilizzate per il GSM.
Con il piano approvato oggi l’Italia, oltre ad essere uno dei primi paesi in Europa ad aver avviato le procedure per il passaggio all’UMTS a 900 MHz, è l’unico che ha altresì, definito i dettagli del piano di riorganizzazione della banda stessa.
Il provvedimento definisce infine anche le procedure per l’assegnazione delle frequenze a 2100 MHz UMTS, rientrate nella disponibilità dello Stato al termine del contenzioso giudiziario relativo a IPSE2000 che potranno essere assegnate tempestivamente mediante procedura competitiva (asta)
cui potranno partecipare, sia gli operatori esistenti, interessati a sviluppare la propria offerta di servizi a larga banda, sia operatori nuovi entranti interessati all’ingresso nel mercato dei servizi di telefonia mobile.