Chiude il giro Rupert Murdoch, sfidando la società della mela con il nuovo “supermercato” musicale firmato MySpace.
Steve Jobs ha sicuramente attraversato tempi migliori. Questo perché il successo a cui sono arrivati i suoi prodotti, basati sul fine intreccio tra stile e tecnologia, è stato tanto riuscito da aver provocato da una parte l’ira delle società concorrenti, dall’altra lo stimolo di designer, imprenditori e programmatori a fare di meglio. E le conseguenze di tutto ciò non si faranno sentire solo nel caso in cui Jobs e compagni dovessero riuscire ad affrontare tutti i competitor. Ma la questione attualmente si sta dimostrando più complessa che mai, proprio perché l’attacco giunge simultaneamente da almeno quattro fronti diversi. Il primo personaggio da citare è il designer russo Artemy Lebedev che avrebbe recentemente realizzato uno smartphone di nuova generazione “più chic dell’iPhone e tecnicamente più evoluto”. Sono queste le parole con cui Corriere.it ha celebrato l’arrivo del nuovo super cellulare, nato dalla mano di un personaggio già piuttosto noto nel settore e che, tra le altre cose, è già stato coinvolto nella progettazione della modernissima tastiera Optimus Maximus (cfr. il seguente link: http://www.artlebedev.com/everything/optimus/) e dell’amplificatore Sonicum (cfr. il seguente link: http://store.artlebedev.com/computer_add-ons/sonicum/). Il prodotto di Lebedev non ha mancato di stupire gli stessi produttori e consumatori dell’iPhone, lasciandoli sorpresi da tanta innovazione alternativa. All’attacco russo va poi aggiunto quello norvegese. Lo stato del nord Europa è diventato leader di una maxi campagna contro iTunes (al seguito ci sono anche Finlandia, Olanda, Danimarca, Francia e Germania): l’obiettivo è quello di consentire l’accesso al software di Apple anche a lettori mp3 di diversa provenienza e produzione. “E’ un diritto del consumatore trasferire e ascoltare contenuti digitali, comprati e scaricati dai dispositivi musicali di internet che lo stesso ha scelto di usare. iTunes rende ciò impossibile o, almeno, complicato – con ciò Thon si riferisce alla possibilità di masterizzare contenuti su cd e poi trasferirli nuovamente, a mezzo computer, sul lettore mp3 – e per questo va (iTunes) contro la legge norvegese”: sono queste le parole che il consumatore Bjoern Erik Thon ha utilizzato per raccontare il fatto al britannico Timesonline, dichiarando la sua determinazione nel voler proseguire la grande campagna con gli altri alleati europei. Per ultimo sarebbe da considerare il magnate Rupert Murdoch che, stanco di cercare soluzioni per attirare pubblicità su MySpace, ha optato per qualcosa di più semplice e redditizio. È nato, sebbene già al centro di polemiche (cfr. il seguente link: http://www.newslinet.it/shownews.php?nid=6652&h=marco%20menoncello) MySpace Music, community musicale e supermercato di mp3 allo stesso tempo, dove l’utente viene intrattenuto da streaming musicale di ogni tipo e dove le grosse major hanno scelto di investire tanto da poterlo trasformare in un forte competitor per iTunes, il quale sebbene legato ad un gioiellino della tecnologia moderna (l’iPod), non possiede le qualità e le potenzialità di uno dei più grandi social network al mondo. E solo quando il cerchio sembra definitivamente chiuso ecco spuntare dall’angolo Nokia, che domani lancerà Tube (noto anche come 5800 XpressMusic), telefonino touchscreen che muove un nuovo soggetto nella battaglia contro Jobs: quello della trasmissione dei file tra cellulari in modalità wireless, di cui lo stesso Tube si fa in qualche modo promotore con lo sviluppo di nuove tecnologie dedicate. Fortunatamente, per la sfida con il GPhone di Google, come di consueto, bisogna attendere. (Marco Menoncello per NL)