Il portale di news economiche e finanziarie Bloomberg ha dato notizia dell’acquisto da parte di Apple di Scout FM. Si tratta di un’app realizzata da una start-up che consentiva di fruire dei podcast su device connessi aggregando contenuti e “costruendo” qualcosa di molto simile a delle stazioni radio (il nome stesso è evocativo).
Alta profilazione
L’applicazione, attraverso un’elevata profilazione dell’utente basata – tra l’altro – sulla cronologia delle ricerche e sull’analisi del processo decisionale, ne determinava i gusti contenutistici.
Per esempio, attraverso la misura della permanenza su un tema (il principio del bounce rate, per intenderci), Scout FM ne stabiliva i gusti per poi creare palinsesti ad hoc aggregando i podcast disponibili sulle varie piattaforme.
Scout FM podcast scouting
In breve, mentre app similari, comprese quelle di Apple, consentono agli utenti di scegliere un singolo podcast da ascoltare, Scout FM creava stazioni aggregando quelli che trattavano argomenti presumibilmente graditi all’utente che aveva profilato (affinando progressivamente il processo).
Aggregatore di podcast
Ad esempio, se una persona era interessata allo sport, Scout FM (creata per operare in particolare su smartphone, smart speaker, sistemi Android Auto ed Apple CarPlay) creava una stazione basata su una selezione di podcast sportivi.
Il braccio di ferro con Spotify
Tenuto conto che Apple ha in corso un braccio di ferro con Spotify ed altre piattaforme di streaming per il dominio dell’ascolto dei podcast, la notizia dell’acquisto di Scout FM… non fa notizia.
La notizia
La notizia, piuttosto, sta nel fatto che Apple ha immediatamente – e qui si spiega il perché abbiamo utilizzato i tempi al passato – chiuso l’app dopo averla acquistata…
Evidentemente per integrarla completamente ed esclusivamente su dispositivi IOS.