Ufficiali le regole per la delibera Tetti Puliti: incentivi fra 3 e 5 mila euro, esenzione dalla Cosap e sconto del 10% sulle tasse della pubblicità per rimuovere 1,3 milioni di antenne dai tetti della capitale.
Ufficiale il regolamento attuativo che spiega le modalità secondo cui sarà messa in pratica la delibera Tetti Puliti. Approvata lo scorso luglio dalla Giunta capitolina, riguarda la questione del miglioramento “dell’estetica della città” attraverso la sostituzione delle vecchie antenne che popolano i tetti romani. Sono infatti, secondo le stime, 1,3 milioni le strutture che potranno godere delle agevolazioni in modo da essere sostituite in favore di impianti condominiali centralizzati di ricezione del segnale TV (sia digitale che satellitare) e che potranno anche essere sfruttati per distribuire servizi di “fonia e connettività a banda larga”. Infatti secondo Alberto Zanellati, vicepresidente nazionale Cna, questa attività significa anche “contribuire in modo sostanziale alla riduzione del digital divide avvicinando in tal modo il nostro paese agli standard europei e creare opportunità di lavoro per le imprese artigiane del settore” muovendo un primo passo verso la cablatura in fibra ottica dei condomini. La delibera prevede incentivi nel triennio (fino al 31 dicembre 2017) per lavori di ristrutturazione delle facciate degli edifici della capitale in vista del prossimo Giubileo. Tali incentivi, consisteranno in una cifra compresa fra 3 e 5 mila euro, oltre che nell’esenzione dalla tassa sull’occupazione del suolo pubblico (Cosap) da parte dei cantieri e a sconti del 10% sulla tassa per le pubblicità esposte su pontili e recinzioni. Ulteriori incentivi saranno inoltre previsti per chi elimina amianto ed eternit e per chi monta impianti a risparmio energetico. Tutte le agevolazioni saranno fruibili solo se i lavori rispetteranno il limite di una durata massima di sei mesi. Sul sito del Cna, è già pubblicata una lista delle prime 250 imprese che hanno già aderito e alle quali potrà rivolgersi chiunque intenda effettuare i lavori. Per il progetto, era già stata stanziata la somma di 1 milione, cifra che Maurizio Pucci, assessore ai Lavori Pubblici, definisce non sufficiente al suo prosieguo nei prossimi anni, motivo per cui invita a “investire altre risorse” nello stesso in occasione “dell’approvazione del bilancio preventivo del prossimo anno”. I lavori dovrebbero portare, oltre ad un miglioramento dell’estetica ambientale e del decoro di Roma, anche ad una risoluzione della questione sicurezza legata ad impianti vecchi e spesso fatiscenti e ad una ricezione delle direttive europee che impongono la neutralità tecnologica. (E.V. per NL)