da Millecanali
A gestire le Tv ora dovrebbe essere Thomas Panto, figlio di Giorgio, attivo nell’industria paterna già dal 2003.
“Non cambierà nulla”. A San Biagio di Callalta, presso la sede di Antenna Tre Nord-Est. dopo la sorpresa e il comprensibile dolore causato dalla morte di Giorgio Panto, imprenditore re degli infissi, editore televisivo del Nordest ed impegnato anche in politica, si deve andare avanti
Pochi giorni dopo il volo mortale del Robinson R44, l’elicottero pilotato da Panto, è Paola Conson Panto, braccio destro del “self made man” veneto (e sposata con Marino, nipote dello stesso editore), a rispondere alle domande dei giornalisti sintetizzando le “consegne” per le tre televisioni di proprietà del gruppo.
Dei tre figli di Giorgio Panto, avuti dall’ex moglie Kristina Collath, la 25enne Elisa è studentessa a Trieste in Scienze della Comunicazione, mentre Christian gestisce una tabaccheria. A raccogliere operativamente l’eredità televisiva sarà Thomas, attivo nell’industria paterna già dal 2003 e che dal “Mattino di Padova” ha rassicurato: “I timori riguardanti le televisioni non hanno nessuna ragion d’essere. La nostra è una televisione fondata sull’informazione e tale resterà. Abbiamo costruito uno staff che fa Tv in modo eccellente, che è maturato nel tempo e assolve benissimo al compito di informare”. Insomma si và avanti con lo stesso sistema.
Gli fa eco la Signora Paola dalle colonne del Gazzettino: “Antenna Tre andrà avanti secondo le ultime linee tracciate. Più programmi con i quali puntare al radicamento territoriale, anche con trasmissioni in dialetto. Spazio alle dirette. Valuteremo la possibilità di realizzare un’idea del nostro capo creando una serie di trasmissioni dedicate al federalismo per spiegarne il significato”.
“Andremo avanti – ribadisce Cristina Catarinicchia, direttore di Telenordest – . Le tracce ci sono: nel corso dell’ultima riunione, Giorgio Panto voleva spingere sulla comunicazione in diretta dando spazio agli sms. Voce alla gente, dunque”.
Giorgio Panto, entrò nel mondo televisivo acquistando alcune partecipazioni dall’amico Renato Bernardi proprietario a quei tempi di Antenna Tre, impresa nella quale si buttò a capofitto investendo sulla rete di vendita e risanandola. Successivamente si aggiunsero Telealtoveneto e Telenordest. Una quarta emittente, Telecortina, si aggiunse e poi venne ceduta, così come è accaduto per Televerona.
A confermare il peso del gruppo creato da Giorgio Panto è comunque anche Sandro Parenzo, proprietario di TeleLombardia e Antenna Tre Lombardia, con cui Panto aveva rapporti di collaborazione e amicizia. Negando categoricamente l’interesse per una eventuale acquisizione (“Abbiamo appena comprato in Piemonte”), Parenzo ha confermato la propria disponibilità a dare una mano, risaldando la collaborazione già esistente.
“Le tre televisioni di Panto – ha ammesso l’editore lombardo (ma veneto di origine), già assessore alla Cultura a Venezia – sono la voce del NordEst, un polo di eccellenza tra “i nani” delle tìTv. Panto, dopo aver fatto della sua azienda di finestre, un gruppo leader ha investito i suoi soldi nella Tv, diventando in pochi anni il terzo gruppo italiano, dopo il nostro e quello di TeleNorba” (Valter Vianello).