7 milioni 338mila telespettatori e il 28,92 per cento di share, con punte del 48,00 a fine puntata. Questo il risultato dell’ultima puntata di Annozero, che fa gongolare Santoro, facendolo dichiarare che ciò è la dimostrazione somma che "Il pubblico non vuole censure".
"Volendo non ci sarebbe nemmeno da farlo un commento, sono i dati che gia’ di per se’ parlano – rincara la cose, sornione, il giornalista – La convinzione che tutto sia legato al fatto che il pubblico non voglia censure lo si deduce non tanto dal risultato numerico, che e’ importantissimo, ma dalla permanenza altissima davanti alla televisione, che solitamente si riscontra per le partite di calcio. Ieri le persone si sono messe davanti alla tv con l’intenzione di restarci fino all’ultimo, e cio’ dimostra il loro modo di sostenere che e’ questo tipo di televisione che vuole seguire". Ma la trasmissione, come era scontato, sta facendo infuriare i politici del centro-destra, come per esempio Sandro Bondi (coordinatore nazionale Pdl e ministro dei Beni cutlruali), che dichiara: ”A che cosa dobbiamo ancora assistere, che cosa dobbiamo ancora vedere davanti agli schermi della televisione, per renderci conto tutti, indistintamente, che e’ giunto davvero il momento di dire basta ad una televisione degradante dei costumi civili e politici del Paese e di aprire una pagina nuova in cui la televisione puo’ acquistare una funzione positiva rispetto alla necessita’ di un elevamento dello spirito pubblico e della coscienza democratica di una nazione”. Continua il ministro: ”Allo scopo di riflettere sulle iniziative assunte da alcuni Paesi europei sul ruolo che i mezzi di comunicazione e la televisione in particolare possono svolgere nel rafforzamento del tessuto sociale e democratico, ho preso l’iniziativa -prosegue Bondi- di invitare prossimamente a Roma alcuni dei Ministri della cultura dei Paesi europei, le cui iniziative hanno evidenziato la possibilita’ di sperimentare soluzioni nuove in grado di fornire una soluzione ad un problema che riguarda tutti”.