Un’altra batosta potrebbe presso arrivare per le casse delle tv locali qualora la proposta di legge di cui dà conto Agenda comunicazione.it dovesse tradursi in provvedimento legislativo.
La Lega Nord vuole tassare i veggenti: se la proposta avanzata dal deputato Massimo Polledri dovesse essere accettata, assisteremmo ad un forte calo della presenza di maghi e cartomanti in televisione, soprattutto in quelle private, che proprio da questi soggetti incamerano introiti fondamentali per la loro sopravvivenza. La proposta in questione è un emendamento al “pacchetto anticrisi” in discussione alla Camera e prevede un aumento nella tassazione per i maghi e i cartomanti che si fanno pubblicità attraverso le Tv (locali e nazionali), ma anche le radio, internet e la carta stampata. Nelle intenzioni della Lega, vuole essere un tentativo di limitare «eventuali manipolazioni per le persone, spesso anziane, davanti allo schermo» ma anche un modo per aumentare il controllo su di un settore, quello della magia e della cartomanzia, dove l’evasione fiscale è fortissima, attestandosi attorno al 98%. Effetto collaterale di un simile provvedimento sarebbe però l’enorme difficoltà in cui le televisioni private verrebbero a trovarsi, considerando che una rete locale può guadagnare oltre 400 euro l’ora grazie a questi spazi. Non è la prima volta che si cerca di limitare la presenza dei veggenti: a più riprese ci sono state iniziative parlamentari in tal senso, ma nessuna di queste ha finora avuto successo, probabilmente perchè gli editori, le compagnie telefoniche e lo Stato stesso non intendono rinunciare ad una torta che frutta loro centinaia di miliardi di euro. Lo Stato ad esempio, pur considerando l’alto tasso di evasione degli operatori di questo settore, incassa dall’Iva delle pubblicità circa 200 milioni di euro l’anno. (…)