Il web e le sue mille risorse, a volte, si possono ritorcere contro chi non ha nessuna intenzione di divenire “popolare”. In una società nella quale per la gran parte dei teenagers la massima aspirazione è quella di diventare famosi, di essere riconosciuti per strada, di far parlare di sé in qualsiasi modo (e tramite qualsiasi mezzo), ecco un caso che inverte completamente questo trend. E’ il caso di Allison Stokke (foto), ovvero come prendere una ragazza tranquilla, acqua e sapone, e trasformarla in un mito, in un’icona della società della comunicazione, tant’è che il “Washington Post” le ha dedicato uno speciale sulle proprie pagine. La bellissima Allison, studentessa californiana non ancora ventenne, campionessa statale di salto in alto, è, da alcuni mesi, soggetta ad un vero e proprio assalto mediatico, che le ha dato una popolarità che, al contrario di gran parte delle sue coetanee, non cercava minimamente. Una sua foto mentre si aggiustava i capelli durante un meeting a New York è finita per caso su Internet, in un blog di appassionati di football americano: questo è stato il casuale inizio della sua celebrità. A quel punto, un video di tre minuti su Allison è apparso su YouTube, ottenendo qualcosa come 150mila visite e, da lì, ecco il proliferare di una serie di siti non autorizzati di fan, arricchiti da foto e commenti riguardo le fantasie sessuali di tutti i suoi “seguaci”. Ed ecco che una normalissima ragazza ha visto la propria esistenza mutare radicalmente nel giro di pochi mesi e, quel che è peggio, in maniera del tutto involontaria. Ora Allison aspetta che l’ondata di fama inattesa finisca al più presto, per poter tornare alla sua normale routine quotidiana, alla sua passione per lo sport, alla sua amata normalità. (L.B. per NL)