da Franco Abruzzo.it
Il Cdr del Giornale di Sicilia, d’intesa con l’Associazione siciliana delle stampa proclama, con effetto immediato, un giorno di sciopero “contro – si legge in una nota del comitato di redazione – la censura preventiva della direzione che ha impedito la pubblicazione, con un giorno d’anticipo rispetto al concorrente, di una notizia certa e verificata sulla collaborazione con la giustizia di un uomo d’onore del clan Lo Piccolo”. “Il collega autore dell’articolo aveva accertato con scrupolo e correttezza la fondatezza della notizia, curandosi di verificare che non nuocesse all’incolumità di alcuno – continua la nota – La direzione ha opposto la richiesta di un virgolettato ufficiale a corredo del pezzo. Con ciò pretendendo che il collega rivelasse la fonte e la istigasse a commettere un reato”. “Tuttavia, – si legga ancora nella nota sindacale – lo stesso giorno e anche nei giorni successivi, la direzione ha autorizzato la pubblicazione di altre notizie formalmente e giuridicamente ancora coperte dal segreto istruttorio solo perchè erano state pubblicate da altri organi di informazione”. (ANSA)
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Fnsi: “Legittima protesta per affermare il diritto di cronaca”.
“Lo sciopero proclamato dai colleghi del Giornale di Sicilia vuole essere l’affermazione del primato dei contenuti editoriali e del diritto di cronaca rispetto a qualsiasi altro interesse e nello stesso tempo la rivendicazione della dignità e del rispetto del lavoro di ogni giornalista”. Lo afferma il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi. “Quanto denunciato dai colleghi del Giornale di Sicilia – aggiunge Siddi – si palesa come il frutto corrosivo di un clima di inaccettabili processi preventivi al diritto di cronaca e alla libertà del giornalista, rappresentati da incomprensibili perquisizioni, come accaduto tre giorni fa a Repubblica, e dalla presentazione di disegni di legge ‘bavagliò in Parlamento”. “La buona informazione – conclude – ha il dovere di dare notizie sui fatti, non di censurarli. I colleghi del Giornale di Sicilia denunciano una mortificazione sulla quale sarà bene una riflessione anche da parte delle direzioni dei giornali. Certo è che la categoria sarà al fianco di ogni giornalista che voglia correttamente e con lealtà fare il proprio lavoro senza tacere e senza autocensurarsi”. (ANSA)