Un po’ più spartano, colorato come il Guardian online, ma pericoloso come Google. Si tratta di Newsnow.co.uk, l’aggregatore di notizie britannico che avrebbe attirato l’attenzione di Rupert Murdoch e di molti altri editori del Regno Unito.
A quanto pare Newsnow, quanto a numero di click giornalieri e utenti mensili, sarebbe secondo solo a Google News, meritando dunque una posizione di tutto rispetto nel panorama degli aggregatori di notizie online. E come tale, secondo Murdoch e soci, avrebbe il dovere di corrispondere una quota a tutti i quotidiani a cui preleva gratuitamente le notizie. Secondo News Corp., Newsnow sarebbe una sorta di cleptomane di contenuti che vive sulle spalle di chi le notizie le produce e pubblica, così sfruttando il core-business di terzi a proprio vantaggio. Se si considera inoltre che, nel caso di Newsnow è possibile sottoscrivere abbonamenti dalle 75 alle 95 sterline al mese, per ricevere nella propria e-mail notizie “targettizzate” che soddisfino criteri di ricerca rilevanti a livello professionale, ci vuole poco a scatenare l’ira degli editori. Ma secondo l’aggregatore di notizie britannico non sussiste alcun problema. In una lettera indirizzata ai direttori di Times, Sun (entrambi di proprietà di Murdoch), Guardian e Daily Mail, Newsnow avrebbe spiegato che il suo servizio non comporterebbe alcuno svantaggio, in termini di reddito, a chi le notizie le pubblica. “Noi – sostiene il presidente e direttore generale di Newsnow.co.uk, Struan Bartlett – non ridistribuiamo le nostre pagine web a nessuno. Noi operiamo secondo la legge e non procuriamo danni a nessuno. Vi portiamo del traffico e vi dirottiamo dei ricavi che altrimenti non riuscireste ad ottenere”. Presuntuoso? Lo deciderà “Lo squalo”. (Marco Menoncello per NL)