Nel corso del primo trimestre del 2011 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha concluso oltre 100 provvedimenti sanzionatori ed ha approvato l’irrogazione di multe per un ammontare complessivo di oltre 2.850.000 euro.
Le violazioni contestate riguardano le norme a tutela dei consumatori, la disciplina in materia di pubblicità, obblighi di programmazione, garanzie dei minori e degli utenti, diritti sportivi, e le disposizioni riguardanti il Registro degli Operatori di
Comunicazione. In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2011, la Direzione Tutela dei Consumatori ha concluso 20 procedimenti sanzionatori e il Consiglio dell’Agcom ha multato alcuni operatori di comunicazioni elettroniche per 1.906.278,40 euro totali. Tra le fattispecie sanzionate: l’attivazione di servizi non richiesti (€ 928.000,00); la mancata o ritardata disattivazione di servizi (€ 232.000); l’illegittima sospensione delle utenze (€ 174.000); l’inosservanza degli obiettivi qualitativi relativi al tempo di riparazione dei malfunzionamenti per l’anno 2009 (€ 174.000); l’inottemperanza agli ordini e alle richieste istruttorie dell’Autorità (€ 141.645); il mancato invio all’Autorità e al motore di calcolo accreditato delle informazioni tariffarie sulle nuove offerte (€ 116.000); l’inosservanza delle direttive in materia di qualità e carte dei servizi
(€82.633); l’attivazione di portabilità non richiesta del numero mobile (€ 58.000). Nel settore dell’audiovisivo, a seguito di 81 procedimenti, l’Autorità ha comminato multe per circa 850.000 euro, così ripartite: violazioni in materia di pubblicità (affollamento, posizionamento e segnalazione spot): circa 412.000 euro; violazioni degli obblighi di programmazione (tenuta del registro dei programmi e conservazione delle registrazioni da parte delle emittenti): 22.000 euro; violazione delle norme a garanzia di minori e utenti (messa in onda di trasmissioni pregiudizievoli dello sviluppo fisico, psichico e morale dei minori, e di trasmissioni di contenuto pornografico in fascia notturna): 370.000 euro; violazioni in materia di diritti sportivi: 42.000 euro. Per il mancato rispetto delle norme sulla trasparenza della proprietà e sugli obblighi di comunicazione al Registro degli operatori di comunicazione, l’Agcom ha infine imposto una sanzione di 103.300 euro.