Comunicato Agcom. "Il Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò ricorda che in relazione alle elezioni europee ed amministrative previste per le giornate di sabato 6, a partire dalla ore 15.00, e di domenica 7 giugno l’inizio del periodo di silenzio elettorale è fissato a decorrere dalle ore 24 di venerdì 5 giugno e si concluderà alle ore 22 di domenica 7 giugno.
Tale termine è stato precisato nelle circolari diramate dal Ministero dell’Interno ed è stato altresì indicato nei regolamenti attuativi della par condicio adottati per le elezioni europee ed amministrative dalla Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi e dall’AGCOM. Il divieto di propaganda politica diretta ed indiretta riguarda naturalmente anche le emittenti radiotelevisive e si estende alla riproposizione delle posizioni politiche espresse nei giorni precedenti il divieto. Il Presidente dell’Autorità ricorda, inoltre, che rimane fermo il divieto di diffusione dei risultati demoscopici (sondaggi) negli orientamenti politici e di voto degli elettori, divieto che è scattato dalla mezzanotte del 22 maggio u.s. Tale divieto deve essere osservato dalle emittenti televisive e radiofoniche, dalle società editrici di quotidiani e periodici e dalle agenzie di stampa; la sua inosservanza sussiste anche quando nel circuito dell’informazione radiotelevisiva, della stampa o della diffusione di notizie mediante agenzie sono riportate dichiarazioni sui risultati di sondaggi elettorali rilasciate in qualsiasi sede da esponenti politici o da qualunque altro soggetto. In caso di inosservanza del divieto, l’emittente o l’organo di informazione interessati sono tenuti a dichiarare l’avvenuta violazione sullo stesso mezzo che ha diffuso il sondaggio, sempre che nell’immediatezza del fatto l’avvenuta violazione non sia stata già spontaneamente e pubblicamente riconosciuta con adeguata evidenza dalla stessa emittente o dall’organo di informazione interessato. Il mancato rispetto di tale prescrizione comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie. L’Autorità sta attuando un’attenta vigilanza sul rispetto di tale divieto ed ha già avviato accertamenti finalizzati all’irrogazione delle sanzioni per tutte le ipotesi di violazione segnalate e/o rilevate d’ufficio. Prosegue altresì, ovviamente, la vigilanza dell’Autorità sul rispetto della “par condicio” fino alla chiusura delle operazioni di voto: a tal riguardo sono in corso procedimenti per l’accertamento di eventuali violazioni".
Tale termine è stato precisato nelle circolari diramate dal Ministero dell’Interno ed è stato altresì indicato nei regolamenti attuativi della par condicio adottati per le elezioni europee ed amministrative dalla Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi e dall’AGCOM. Il divieto di propaganda politica diretta ed indiretta riguarda naturalmente anche le emittenti radiotelevisive e si estende alla riproposizione delle posizioni politiche espresse nei giorni precedenti il divieto. Il Presidente dell’Autorità ricorda, inoltre, che rimane fermo il divieto di diffusione dei risultati demoscopici (sondaggi) negli orientamenti politici e di voto degli elettori, divieto che è scattato dalla mezzanotte del 22 maggio u.s. Tale divieto deve essere osservato dalle emittenti televisive e radiofoniche, dalle società editrici di quotidiani e periodici e dalle agenzie di stampa; la sua inosservanza sussiste anche quando nel circuito dell’informazione radiotelevisiva, della stampa o della diffusione di notizie mediante agenzie sono riportate dichiarazioni sui risultati di sondaggi elettorali rilasciate in qualsiasi sede da esponenti politici o da qualunque altro soggetto. In caso di inosservanza del divieto, l’emittente o l’organo di informazione interessati sono tenuti a dichiarare l’avvenuta violazione sullo stesso mezzo che ha diffuso il sondaggio, sempre che nell’immediatezza del fatto l’avvenuta violazione non sia stata già spontaneamente e pubblicamente riconosciuta con adeguata evidenza dalla stessa emittente o dall’organo di informazione interessato. Il mancato rispetto di tale prescrizione comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie. L’Autorità sta attuando un’attenta vigilanza sul rispetto di tale divieto ed ha già avviato accertamenti finalizzati all’irrogazione delle sanzioni per tutte le ipotesi di violazione segnalate e/o rilevate d’ufficio. Prosegue altresì, ovviamente, la vigilanza dell’Autorità sul rispetto della “par condicio” fino alla chiusura delle operazioni di voto: a tal riguardo sono in corso procedimenti per l’accertamento di eventuali violazioni".