Digitale terrestre e satellite sono ormai piattaforme ‘mature’ in Italia, l’Iptv (la tv su protocollo Internet) è ‘emergente’, la web tv è ancora in fase di ‘avvio’.
E’ la fotografia scattata dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni in una recente delibera (appena pubblicata sul sito dell’organismo di garanzia) in base alla nuova legge sulla vendita dei diritti del calcio, che prevede appunto norme specifiche per le piattaforme emergenti.
DIGITALE TERRESTRE
Vista la rapida crescita in termini di diffusione (a fine 2008 era già nel 34% delle famiglie) e di ricavi (+70% all’anno negli ultimi 4 anni per le offerte pay, che nel 2008 hanno raggiunto i 210 milioni) l’Agcom ritiene che il Dtt nel corso dei prossimi anni, una volta ultimato lo swtich off della tv analogica, raggiungerà la piena maturità, diventando la principale piattaforma digitale, e vedrà crescere sensibilmente anche gli introiti pubblicitari.
SATELLITE
Ha raggiunto un elevato grado di maturità. Già a fine 2008 si stima che 6 milioni di famiglie utilizzassero principalmente questa piattaforma per la visione di contenuti sia free sia a pagamento. In notevole aumento i ricavi: a fine 2008 2,4 milioni da pay tv e 239 da pubblicità (dato più che raddoppiato rispetto al 2005).
IPTV
E’ la piattaforma che veicola contenuti e servizi attraverso banda larga su una rete chiusa, cioé gestita dagli operatori tlc. Sul piano tecnologico risulta consolidata quella di prima generazione, ancora in fase di transizione quella di seconda generazione (banda ultra larga). Sul piano economico, a fine 2008 solo il 2% delle famiglie aveva accesso a questo tipo di piattaforma, mentre i ricavi ammontavano a circa 33 milioni (poco più dell’1% dei ricavi complessivi da pay). Dunque è una piattaforma emergente (come il Dvb-H, i videofonini).
WEB TV
Distribuisce i contenuti audio-video attraverso una rete di accesso aperta, cioé indipendente agli operatori tlc (e perciò è diversa dall’Iptv). Sul piano tecnologico, in attesa dello sviluppo della banda ultra larga, è una tecnologia in fase di transizione. In termini di diffusione è in fase di sviluppo: la possibilità di accedere a questo tipo di servizi riguarda poco più di un terzo delle famiglie italiane (a giugno 2009 erano 9,7 milioni quelle dotate di collegamento a banda larga di linea fissa). Infine i ricavi risultano ancora marginali. Dunque la web tv è da considerarsi non emergente. (ANSA)