La Commissione Servizi e Prodotti (CSP) dell’Autorità per le garanzie nellecomunicazioni presieduta da Corrado Calabrò ha approvato oggi il regolamento in materia di par condicio relativo alle consultazioni referendarie che si terranno i prossimi 12 e 13 giugno.
Il regolamento, secondo prassi, suddivide gli spazi di comunicazione politica e i messaggi autogestiti in due parti uguali tra favorevoli e contrari ai quesiti referendari, includendo tra questi ultimi i soggetti che si esprimono per l’astensione o la non partecipazione al voto. I Comitati promotori dei referendum devono essere presenti in ogni trasmissione di comunicazione politica che prevede la partecipazione di più di un rappresentante per ciascuna indicazione di voto. I Comitati diversi da quelli promotori – che abbiano un interesse obiettivo e specifico ai quesiti referendari – hanno cinque giorni di tempo dalla data di pubblicazione del regolamento nella Gazzetta Ufficiale per comunicare all’Autorità la propria costituzione e fornire la propria indicazione di voto. Le stesse regole si applicano ai Gruppi rappresentati nel Parlamento nazionale ed europeo. Stante la concomitanza con le elezioni amministrative in programma il 15 e 16 maggio, alle trasmissioni relative ai temi dei referendum non potranno prendere parte candidati alle elezioni amministrative. I programmi di informazione devono dare adeguata visibilità ai temi del referendum assicurando la chiarezza e la comprensibilità dei temi in discussione, con una presenza equilibrata e un adeguato contraddittorio tra le posizioni favorevoli o contrarie.