Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha deciso oggi all’unanimità di approvare in via definitiva l’analisi del mercato riguardante i servizi di diffusione radiotelevisiva (cosiddetto mercato 18), di avviare una consultazione pubblica sui rimedi da imporre in capo a RAI e R.T.I., notificati come soggetti dotati di significativo potere nel mercato della trasmissione in forma analogica terrestre di contenuti televisivi agli utenti finali.
I rimedi posti a consultazione sono quelli previsti dalla normativa comunitaria e nazionale nel settore delle comunicazioni elettroniche e riguardano pertanto: l’accesso alle infrastrutture trasmissive, le relative condizioni economiche, la non discriminazione tra divisioni interne e soggetti terzi, e la separazione contabile delle attività di rete.
In particolare, l’obbligo di accesso impone a RAI e R.T.I. di consentire ai soggetti terzi che ne facciano richiesta la co-ubicazione degli impianti nelle proprie infrastrutture di rete. La co-ubicazione degli impianti nonché la gestione comune degli apparati trasmissivi agevoleranno i soggetti in concorrenza a sviluppare proprie reti nazionali, favorendo in tal modo la competizione di mercato.
A tal fine, è imposto a RAI e a R.T.I. di consentire l’accesso ai soggetti terzi ai predetti servizi di rete in modo trasparente e non discriminatorio rispetto a quanto già offerto, da un punto di vista sia economico che tecnico, dagli operatori integrati alle società del proprio gruppo.
Il documento approvato oggi sarà inviato alla Commissione europea che ne aveva fatto richiesta.
Il Consiglio altresì ha approvato un altro intervento di particolare rilevanza diretto a garantire uno sviluppo concorrenziale e pluralistico del settore televisivo. Si tratta del disciplinare per la cessione del 40 per cento della capacità trasmissiva delle emittenti titolari di almeno due multiplex digitali. Relatori i commissari Lauria e Mannoni, è stato stabilito che potranno partecipare alla gara, gestita da un commissione indipendente di 5 membri, gli editori indipendenti, gli operatori nazionali che necessitano del completamento della copertura digitale, e gli operatori locali, laddove la capacità trasmissiva è disponibile su base disaggregata. Al fine di promuovere lo sviluppo di un mercato dei produttori indipendenti, garantendo programmi di investimento proiettati nel tempo, è stato previsto a loro favore condizioni economiche privilegiate di lungo periodo, con un diritto di prelazione alla scadenza del contratto.