Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, a conclusione delle consultazioni con il Ministero delle Comunicazioni, ha approvato oggi – relatori i commissari Giancarlo Innocenzi Botti e Michele Lauria – le linee guida per gli ulteriori obblighi del Servizio pubblico radiotelevisivo. I punti qualificanti del provvedimento sono: 1) l’impegno a sviluppare un’offerta di qualità – da perseguire anche nei generi a più ampia diffusione e nelle fasce orarie di maggior ascolto – che sarà misurata attraverso un meccanismo di valutazione basato su parametri oggettivi quali l’osservanza dei criteri di pluralismo, obiettività, crescita civile e sociale, e sul rispetto della dignità umana e dei minori. Saranno anche presi in considerazione gli indici di soddisfazione degli utenti. Il nuovo sistema di qualità dell’offerta sarà controllato da un organismo composto da esperti particolarmente qualificati nella materia, scelti dall’Autorità e dal Ministero delle comunicazioni. I dati saranno resi pubblici. 2) Una maggiore puntualizzazione della missione di servizio pubblico con programmi espressamente dedicati alla valorizzazione della cultura, del patrimonio artistico e ambientale, alla comunicazione sociale, all’educazione e alla formazione, alle categorie deboli e al prodotto audiovisivo italiano ed europeo. 3) Una particolare attenzione ai minori attraverso una programmazione, rispettosa degli orari di trasmissione, che individua una fascia a loro espressamente dedicata dalle 16.00 alle 20.00, richiedendo comunque che tutte le fasce dalle 7.00 alle 22.30 rispettino la dignità dei minori. A questo si aggiunge la realizzazione di un sistema di segnaletica dei programmi che consenta un uso corretto ed appropriato da parte delle famiglie del mezzo televisivo. 4) Un ruolo trainante della concessionaria del servizio pubblico nell’estendere alla collettività i vantaggi delle nuove tecnologie trasmissive, dalla televisione e radio digitale terrestre al satellite, fino ai nuovi sistemi a larga banda quali la televisione via internet e il Wimax (larga banda senza fili). 5) Un impegno a promuovere le culture regionali e locali in stretta collaborazione con le Regioni. 6) Efficienti criteri di gestione aziendale nel rispetto del sistema di contabilità separata tra le attività di servizio pubblico e quelle di natura commerciale. Il provvedimento sarà inviato al Ministro delle comunicazioni per l’intesa definitiva prevista dalla legge. (NL)