Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato oggi la valutazione delle dimensioni del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC) relativa all’anno 2009.
In tale anno, il valore complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni si è attestato sui 23 miliardi di euro. L’area radiotelevisiva rappresenta, con il 40,4% (pari a circa 9,3 miliardi di euro), l’ambito con la maggiore incidenza sul totale delle risorse economiche. Segue la stampa, quotidiana e periodica, con il 28,5%, pari a circa 6,5 miliardi di euro. Il comparto editoriale è completato dai ricavi derivanti dall’editoria annuaristica e da quella elettronica, pari complessivamente a circa 1,3 miliardi di euro (5,8% del SIC). L’ammontare raggiunto dal settore cinematografico è invece pari a 1,2 miliardi di euro. Completa l’area classica del comparto pubblicitario la pubblicità esterna, che, nel 2009, incide per il 2,1% sui ricavi complessivi del SIC (492 milioni di euro). Quanto alle iniziative di comunicazione di prodotti e servizi e alle sponsorizzazioni, queste aree superano complessivamente i 4 miliardi di euro, pari a circa il 17,8% del totale delle risorse. L’andamento negativo del SIC nel suo complesso appare in linea con il decremento del PIL registrato a livello nazionale e tale riduzione ha riguardato soprattutto il comparto pubblicitario. Sulla base delle precedenti informazioni nonché dei dati consolidati forniti dai maggiori gruppi di comunicazione, è possibile misurare la distribuzione delle quote dei principali operatori nel SIC. Nessuno dei soggetti considerati ha realizzato, per il 2009, ricavi superiori ai limiti di cui all’articolo 43, comma 9, del Testo unico sulla radiotelevisione (20% del SIC). A tal riguardo, sempre con riferimento alle risorse complessive del Sistema Integrato delle Comunicazioni, si osserva che i 6 principali gruppi operanti nel SIC (Fininvest, RAI, News Corporation, RCS Mediagroup, Gruppo Editoriale L’Espresso e Seat Pagine Gialle) rappresentano congiuntamente, con 11 miliardi di euro circa, il 48% di tale aggregato. Più in dettaglio, le imprese che fanno riferimento al gruppo Fininvest (Mediaset e Arnoldo Mondadori Editore), nel 2009, raggiungono complessivamente il 13,34%, seguite da Rai con l’11,80% e dal gruppo News Corporation con l’11,58% – costituito da Sky Italia (11,32%) e Fox International Channels Italy (0,26%). Seguono poi, con una quota di gran lunga inferiore, il gruppo RCS Mediagroup (4,12%), il Gruppo Editoriale L’Espresso (3,68%) e Seat Pagine Gialle (3,67%).