L’infiltrazione dei mass media nel tessuto sociale ha determinato, generazione per generazione, una frammentazione dei suoi principali fruitori. Ne consegue che il pubblico, abbandonando – anche se mai del tutto – per necessità o per piacere i media tradizionali, raggiunge informazioni e intrattenimento prediligendo i media più appropriati, consoni o comodi, per le proprie abitudini. Le diverse segmentazioni del pubblico si trasformano così in un ingrediente fondamentale per la creazione di programmazione televisiva innovativa, pubblicità e contenuti, che assumono conformazioni sempre più mirate, sempre più individualizzate. Sulla base di questo trend, che vede mutare continuamente il rapporto tra pubblico e mezzi di comunicazione, è stata condotta e recentemente conclusa, una ricerca da Gfk Eurisko, uno dei più noti istituti operanti in Italia nelle ricerche sui consumatori. L’analisi è servita a distinguere alcune macrocategorie, grazie alle quali è stato possibile illustrare lo stato delle cose nel nostro paese. Si parte con lo stile tradizionale, nel quale sono state inserite donne, casalinghe e operaie con basso reddito, che sembrano preferire abitualmente la fruizione della tv generalista e della genericità dei programmi da essa offerti. Si passa poi agli appassionati di sport, gruppo costituito per la stragrande maggioranza da uomini di età matura con reddito e istruzione medi (ivi compresi, operai, artigiani e commercianti). Si prosegue con un folto gruppo misto caratterizzato da reddito elevato e poco tempo libero, la cui peculiarità è affidarsi a internet e radio, non solo canali preferenziali, ma apparentemente unici per raggiungere questa fetta di consumatori. Si trovano poi i cosiddetti “bamboccioni”, ovvero quei giovani di età compresa tra i 30 e i 35 anni, il cui reddito è discreto e che vivendo ancora in famiglia possono permettersi di dedicare, ad informazione ed intrattenimento, un tempo decisamente superiore alla media (internet in questo caso risulta essere di gran lunga privilegiato). La ricerca di Eurisko si conclude con quella fetta di popolazione, o consumatori, alla quale si attribuisce lo stile elitario: ne sono parte la classe dirigente con reddito e istruzioni molto alti, che prediligono l’informazione sui quotidiani, ma non sembrano disdegnare affatto internet (probabilmente apprezzato per la velocità degli aggiornamenti, ma pur sempre limitato ad essere considerato un umile surrogato del cartaceo). Secondo Giorgio Nicastro, department manager di Gfk Eurisko, i risultati ottenuti sono e rimarranno utili per confermare il passaggio delle logiche di mercato nel marketing e nella comunicazione, dall’identificazione all’individualizzazione di messaggi e contenuti. (Marco Menoncello per NL)