Bruxelles, 10 maggio 2008. La Federazione europea dei giornalisti (Efj) si è detta «scioccata» dalle affermazioni del presidente francese Nicolas Sarkozy nei confronti di alcuni media. «Il candidato Sarkozy – sottolinea il presidente della Federazione Arne Konig in una nota – affermava che i media sono un elemento di base della vita democratica, ma il presidente Sarkozy sembra aver dimenticato questi grandi principi e non esita a parlare di censura quando un media non riporta notizie che gli piacciono. Questo è semplicemente scioccante». La Federazione dei giornalisti ricorda che nel corso di una riunione a porte chiuse dei parlamentari del partito Ump, quello di Sarkozy, il presidente «aveva attaccato» diversi media, tra cui l’agenzia di stampa francese Afp, le Parisien e l’Express per «non aver dato conto a sufficienza di una condanna della Corte d’appello di Rennes nei confronti di Segolene Royal» e l’Ump aveva poi diffuso un comunicato «in cui accusava l’Afp di censura per non aver diffuso uno dei suoi comunicati». L’Afp, come altre agenzie di stampa e qualsiasi altro media, rileva la nota della Federazione europea dei giornalisti, «non può essere tenuta a trattare sistematicamente tutte le informazioni perché vengono dal partito al potere». Anche Royal, si ricorda, aveva «accusato l’agenzia di stampa di parzialità» «In un momento in cui il finanziamento del servizio pubblico è a rischio e l’esame del progetto di legge sulla protezione delle fonti è sospeso, Sarkozy e il suo entourage – conclude il presidente della Federazione europea dei giornalisti – hanno un modo molto curioso di difendere la libertà di stampa in Francia accusando i media di parzialità in occasione del primo anniversario delle elezioni presidenziali». (ANSA)