Dal ‘Corriere della sera’ del 14 luglio, a firma di Fabio Monti:
«La serie A è tutta di Sky. Nessun dubbio che sarebbe accaduto, ma il fatto che verrà evitata la consueta corsa dell’ ultima ora al contratto per alcuni club medio-piccoli, con intercessione dei vertici della Lega, è il segnale del grande interesse che esiste intorno al nuovo campionato. Da ultimo, ha firmato anche il Napoli, tornato in A dopo due anni in C e uno in B e il quadro è completo per una stagione speciale, con otto derby (Roma, Milano, Torino e Genova), nessuna squadra penalizzata e tre ritorni importanti: oltre al Napoli, sono di nuovo in A la Juve e il Genoa, che era retrocesso il 10 giugno ‘ 95.
Quanto vale la serie A per Sky? Nell’ ultima stagione i 20 club avevano ricevuto complessivamente 342,5 milioni: all’Inter e al Milan erano toccati i contratti più alti (65 milioni a testa), l’Ascoli si era accordato per 5.300.000 euro, cinquecento milioni in meno del Siena. Dal totale del 2006-2007, occorre sottrarre le cifre destinate alle tre retrocesse: oltre ai 5,3 milioni dell’ Ascoli, i 7.200.000 euro di Chievo e Messina. In tutto 19,7 milioni.
Il monte introiti quest’anno è ricchissimo: la Juve si colloca sulla linea di Milan e Inter (65 milioni), il Napoli incasserà 35 milioni e il Genoa 15. In tutto: 115 milioni, per un totale di 437,8 milioni.
Fino al 2010, però, quando entrerà in vigore la legge Melandri, i diritti criptati saranno ancora soggettivi. Come dire che ognuno si tiene i soldi che incassa, ma per il 2007-2008, il 19% della quota di ciascuna società (nella stagione scorsa la percentuale era stata fissata al 18%) verrà dirottata in una cassa comune. Il totale sarà diviso fra i venti club secondo criteri ancora da definire e sui quali il dibattito dura da tempo. Si cerca un accordo-ponte anche per le prossime due stagioni, con un gruppo di club che insiste per salire al 23-24% ed un altro che pretenderebbe ancora di più.
Secondo l’articolo 10, comma 8, del nuovo regolamento della Lega, approvato il 3 luglio, i criteri di ripartizione delle risorse all’interno della serie A saranno decisi a maggioranza semplice e non qualificata (11 società, invece di 13). Milan e Inter, con l’appoggio di Juve, Roma e Napoli hanno impugnato la delibera, presentando ricorso. Matarrese ha già avviato la fase di ricucitura dei rapporti fra club, che sembravano sereni e che invece sono tornati molto tesi, come sempre capita quando ci sono di mezzo i soldi.
Dal 2010-2011, invece, i diritti criptati torneranno ad essere collettivi e saranno venduti in blocco oppure da parte di ciascun club, ma i ricavi verranno sommati e divisi secondo criteri che il ministro Melandri vuole fissati dalla Lega «entro tre mesi e mezzo», come ha ricordato ancora ieri. «Così facendo si eviterebbe l’intervento della politica. Comunque i tempi sono questi e non ho intenzione di far scadere la delega».
Quelli di Sky non sono gli unici soldi che arrivano alle società dalla cessione dei diritti multimediali (digitale, internet, adsl, estero, telefonini). Senza contare la cifra che Mediaset versa per i diritti in chiaro (61,5 milioni), il totale per il 2006-2007 è stato di 466.066.750 euro. Quest’anno verrà superata quota 600 milioni».