Toscana, Umbria e Marche chiedono lo slittamento dello switch-off televisivo analogico/digitale che a breve toccherà quei territori.
Problemi economici degli operatori, così come delle famiglie italiane, suggerirebbero, a detta degli amministratori regionali, una riflessione sul calendario migratorio. Ma i player nazionali non ci stanno: non si può stare a metà del guado, con mezza Italia digitalizzata e l’altra metà analogica, dicono. Infatti, così facendo, il DTT non esprime appieno le proprie potenzialità editoriali e commerciali e l’analogico rimane una palla (di costi) al piede. Una volta tanto, non hanno tutti i torti.