"Il Consiglio di Stato sul blocco automatico delle chiamate da rete fissa verso NNG: secondo l’Autorità per le Comunicazioni non c’è urgenza di sospendere la sentenza che ha riaperto le numerazioni".
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Comitato Operatori Servizi Telefonici e Telematici.
Il COSTT svolge alcune precisazioni in merito a notizie apparse in questi giorni su organi di informazione in merito alla vicenda del blocco automatico delle chiamate da rete fissa verso numerazioni non geografiche. Il COSTT contesta che il blocco automatico di chiamata sia rimasto in vita dopo la sentenza del TAR che lo ha dichiarato illegittimo per via di un accordo tra le parti che avrebbero consentito di lasciare le cose come stanno in attesa che si compia l’iter delle udienze. Il COSTT ha intimato all’Autorità per le Comunicazioni ed a Telecom Italia la riapertura immediata delle numerazioni in adempimento della sentenza del TAR, ma entrambe sono rimaste inadempienti. Il COSTT si riserva a questo proposito ogni opportuna azione. L’Autorità aveva proposto appello alla sentenza del TAR chiedendone la sospensione in via d’urgenza. Ciò nonostante, la stessa Autorità ha rinunciato alla sospensiva, così confermando che non vi è alcun motivo di urgenza ad impedire la riapertura dei numeri. In merito ad alcuni casi di uso di numeri 894 e 895 non in conformità alle vigenti disposizioni rilevati negli ultimi giorni, il COSTT ritiene che tali fenomeni vadano verificati ed, eventualmente, perseguiti a norma di legge. Si tratterebbe, tuttavia, di evidenti reazioni all’illecito mantenimento del blocco automatico di chiamata successivamente alla sentenza che lo ha rimosso, da parte di imprese a cui l’Autorità e gli operatori telefonici non consentono di esercitare liberamente e secondo legge la propria attività e che non possono certamente sottostare senza reagire ai gratuiti soprusi che stanno subendo sin dal mese di settembre 2008.
Il COSTT ha seri dubbi che l’Autorità possa far scattare la sanzione e la sospensione del numero, visto che, come accertato dal TAR, si tratta di provvedimenti di competenza del Ministero. Il COSTT ritiene comunque che l’attuale rigida normativa italiana (che ricordiamo prevede tra l’altro il messaggio gratuito all’inizio della chiamata con i costi del servizio, il tetto di spesa a 15 euro e la possibilità di disattivazione su richiesta) sia solo da far rispettare. Informa infine che l’utente telefonico che desidera la disabilitazione permanente delle chiamate a queste numerazioni, puo’ sempre gratuitamente esercitare questo diritto, richiedendolo telefonicamente al servizio clienti del proprio operatore.