Fondato dall’uomo d’affari John Walter, la prima edizione del quotidiano fu stampata il primo gennaio 1785 con il nome di The Universal Daily Register e cambiato tre anni più tardi nell’attuale The Times.
Appartenuto per quattro generazioni alla famiglia Walter, dal 1981 fu pubblicato dalla Times Newspapers Limited, gruppo di News International, a sua volta posseduta dal gruppo News Corporation di proprietà di Rupert Murdoch. Il giornale divenne noto anche per via delle prime forme di corrispondenza dall’estero e di reportage di guerra. Dalle prime edizioni di poco più di due pagine contenenti piccoli annunci pubblicitari, cronache di tutta Europa, un bollettino dalla famiglia reale e notizie di rappresentazioni teatrali del West End di Londra, la situazione è decisamente cambiata. Per cominciare, attraverso la gestione di Murdoch, il giornale è progressivamente evoluto assumendo un formato tabloid, ovverosia più piccolo rispetto alle taglie standard; inoltre, il giornale è a colori, con commenti, innumerevoli inserti e servizi di prima qualità (come osservato da Enrico Franceschini, che per otto anni è stato corrispondente da Mosca di Repubblica, ricoprendo anche le sedi di New York, Washington, e attualmente Gerusalemme). L’era del digitale infine ha colpito anche lo storico giornale il quale si è munito di sito web e versione mobile. Tuttavia, dal 5 luglio scorso, la visione degli articoli è divenuta a pagamento: la prima pagina sul sito internet è accessibile liberamente mentre per poter visionare gli articoli occorre registrarsi per un periodo di prova, alla scadenza della quale incombe l’obbligo di abbonarsi al costo di 1,2 euro per un giorno e 2,4 euro per una settimana. (M.C. per NL)