Il 2023 sarà l’anno in cui i giornali (e l’editoria cartacea e online in generale) celebreranno un matrimonio di convenienza con l’audio.
L’abbiamo scritto più volte: l’area di business più promettente per il futuro dell’editoria è il podcast.
Leggero, duttile, economico, efficace, il podcast incrocia le esigenze dell’utente di ascoltare quel che vuole quando vuole, senza dispendio di risorse tecnologiche, con quelle di fornitori di contenuti editoriali e commerciali di cavalcare le nuove forme di comunicazione.
Dal 2023 al 2028 il 50% della carta stampata cesserà le pubblicazioni
Secondo gli analisti, i costanti dati relativi al calo della diffusione e della vendita pubblicitaria nell’area fisica dei quotidiani e della stampa in generale indicano che entro 6 anni da ora oltre il 50% dell’attuale offerta informativa cesserà le pubblicazioni cartacee per passare all’integrale presenza online.
Audio e testo
Tale, inevitabile, processo sarà accompagnato, già a partire dal 2023 in maniera massiccia, dall’integrazione dei contenuti attraverso soluzioni audio on demand. Cioè i podcast di approfondimento, che sostituiranno gli articoli più lunghi.
Articoli compressi ed approfondimenti vocali
In definitiva, l’informazione online di tipo testuale sarà sempre più compressa, con pezzi brevi ed immediati, accompagnati da aree di approfondimento e commento audio da fruire prevalentemente sulle connected car e sui device mobili.
Grande opportunità
Si tratta di una rivoluzione sensoriale ma anche di grande opportunità per la filiera della produzione e distribuzione audio. Così come per l’editoria in generale ed i suoi professionisti.