In molti attendevano il Festival del Giornalismo di quest’anno per seguire da vicino, tra i tanti temi scandagliati, anche la nota vicenda che ha decretato il triste epilogo de “il Giornale dell’Umbria”, la testata più antica della regione umbra fondata nel lontano 1819 (e più volte rifondata: l’ultima edizione del quotidiano risale al 1997), simbolo della sintomatica crisi che sta attraversando attualmente l’editoria locale.
Si è conclusa domenica la X edizione del Festival Internazionale del Giornalismo (hashtag #ifj16), cinque giorni in cui la città di Perugia è assurta a centro nevralgico di dibattito e raffronto tra le mille voci di chi il giornalismo lo fa attivamente, coinvolgendo in primis anche professionisti provenienti da differenti segmenti professionali e gli stessi cittadini, tra volontari, pubblico e appassionati del settore.
Con il titolo “CambieRai” ha preso il via il 12 aprile, all’Auditorium-Parco della Musica di Roma, la prima consultazione sul “servizio pubblico radio-televisivo e multimediale” mai fatta in Italia.