“Il 18 febbraio è stato licenziato dalla Commissione Cultura il testo di legge sulla riforma del contributo pubblico all’editoria. Il cammino della riforma è stato tortuoso: si è partiti da una proposta del M5S che si prefiggeva, a dispetto dell’articolo 21 della Costituzione, di abolire qualsiasi contributo pubblico all’editoria, e si è arrivati all’istituzione di un Fondo per il pluralismo dell’informazione.”
Il direttore generale di Radio Vaticana Padre Federico Lombardi ed il direttore amministrativo Alberto Garbarri per ragioni di scadenza dei rispettivi mandati alla fine di febbraio lasceranno l’incarico.
Attraverso una partnership con la startup Shine, Tre inizierà a sperimentare un blocco a monte delle pubblicità più invadenti per l’utenza; a rischio al net neutrality e le attività degli editori del web.
Maria Iacono, deputata nazionale del PD, ha presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, tesa al conseguimento di esaustivi chiarimenti circa il recente provvedimento licenziato dal Direttore del MISE, che dispone la revoca (dietro indennizzo) delle frequenze precedentemente concesse a circa 20 emittenti televisive locali operanti in Sicilia, specificando, a motivo di tale decisione, l’esistenza di rilevanti interferenze che pregiudicano il funzionamento delle reti televisive della Repubblica di Malta.
Il Titolo VIII della legge sul diritto d’autore conclude il testo di questa legge che viene da lontano nel tempo e che ha sempre cercato di tenere il passo con l’evoluzione tecnologica.