Vic Johnson diceva che, nella vita, non ci sono errori, ma solo lezioni. Lezioni che le radio locali (o almeno una parte di esse) sembrano disattendere, apprestandosi a scrivere un pericolosissimo capitolo della loro esistenza. Forse l’ultimo, se le cose andranno come sono andate per la televisione. A seguito della cessione di Mtv, Viacom punta in Italia su canali per ragazzi e bambini e sugli eventi. Inoltre, in arrivo le app per tv mobile e un nuovo canale in chiaro. Non sembrano aver fine i tagli in casa Bbc, società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo nel Regno Unito, nonché il più grande editore radiotelevisivo inglese con sede a Londra: da febbraio 2016, infatti, Bbc3, il canale dedicato ai giovani, abbandonerà la tv lineare per diventare un canale unicamente on line. Si è chiusa venerdì scorso, a Ginevra, la Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni (WRC-15), organizzata dall’ITU (settore dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni): dopo quattro intense settimane di lavoro, broadcaster, regolatori, produttori, organizzazioni e associazioni di settore si sono confrontati con l’obiettivo di aggiornare il quadro normativo, armonizzando gli interessi in gioco. Da presentare entro domani le domande finalizzate all’accesso agli indennizzi per il rilascio delle frequenze interferenti, mentre continua l’attesa per i bandi sull’assegnazione della capacità trasmissiva. Dallo scorso 18 giugno, data che coincide con la chiusura del programma “Servizio Pubblico” (uno dei talk show politici più seguiti degli ultimi anni), e che decretò la fine dei rapporti tra Michele Santoro (foto) e La7, è trascorso ormai molto tempo. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, a conclusione del procedimento avviato con delibera 85/15/CONS, ha determinato con la delibera 622/15/CONS le modalità per la cessione della capacità trasmissiva ai sensi dell’art.6, comma 9-bis del D.L. n.145/2013 e definito le condizioni economiche per la cessione della capacità trasmissiva di cui all’art.6, c.9-quater, introdotto dall’art.1 c. 147 della legge di conversione 190/2014. 6MiaTV, canale televisivo di Giorgio Mendella (ex Rete Mia), partito ufficialmente in Italia il 31 ottobre scorso e ad oggi visibile in Lombardia (Lcn 213), Lazio (Lcn 624), Piemonte (Lcn 172), Liguria (Lcn 273), Valle D’Aosta (Lcn 216), Toscana (Lcn 618) dal 1° dicembre coprirà anche l’ Emilia Romagna (Lcn 663) e la Sicilia (Lcn 636) poi, dal 10 dicembre, la Calabria (Lcn 624). Arriva in Italia il gruppo Aol attraverso Microsoft, creando prospettive di concorrenza in crescita per il 2016 con una strategia che integra tv e mobile e prospetta posizionamento simile a nuovi investimenti di Italiaonline. |
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