Lo dice uno degli emendamenti della Legge di Stabilità: una buona fetta dei ricavi del canone serviranno a finanziare le emittenti locali.
Nel trimestre aprile-giugno 2015 il numero di abbonati alla pay tv in Europa è cresciuto solo dello 0,4%: a dirlo è l’ultima ricerca di IHS Technology. L’IPTV (Internet Protocol Television) è il settore che segna lo sviluppo maggiore, con un incremento di 935mila nuovi abbonati, mentre sono in fase di rallentamento il satellite (+97mila abbonati) e il via cavo (-185mila).
Dopo un lungo periodo di guerra fredda tra Sky e Auditel, la pay tv ha deciso di passare al contrattacco. Quale occasione migliore, se non l’ultima edizione di X- Factor?
Il Titolo quinto della legge sul diritto d’autore tratta degli Enti di diritto pubblico per la protezione e l’esercizio del diritti di autore descrivendo in sostanza gli obblighi che fanno capo alla Società Italiana Autori ed Editori ed indicando le interconnessioni tra questa e L’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni.
Secondo i dati di Magna Global la crescita pubblicitaria continuerà nel 2016; il digitale dovrebbe superare la tv nel 2017. Aol e Iol beneficiano delle nuove partnership con significativi bacini di utenza per gli spazi online che gestiscono.
Mario Volanti, editore di Radio Italia, continuerà a collaborare con Mediamond, la concessionaria di pubblicità del gruppo Mediaset che raccoglie la pubblicità anche per la sua rete (almeno per il 2016), ma non si occuperà più di R 101, la stazione captive del Biscione che avrebbe dovuto avere, sotto le sue cure, un rilancio (
che invece non c’è stato).
Guelfo Marcucci, pioniere della Radiotelevisione italiana e per sessanta anni riferimento di una dinastia imprenditoriale che è ai vertici della provincia di Lucca con ramificazioni in tutta Italia e nel mondo, non c’è più.
Telegranda, emittente televisiva di Beinette (Cuneo) fondata, su precedenti esperienze (1981 la prima Telegranda da un’idea del fondatore di Gamma Radio Cuneo, relay della stazione milanese), nel 1987 dalla Diocesi di Saluzzo (con concessione comunitaria nel 1992 e di tv informativa nel 2000) ed oggi di proprietà dell’editore Gianni Bo, cesserà le trasmissioni visibili anche in tutta la provincia di Torino venerdì 18 dicembre con la messa in onda dell’ultimo telegiornale. Licenziati quattro dipendenti e due collaboratori.