La radio torna a correre. E non solo in termini di fatturato pubblicitario (è il medium tradizionale che è cresciuto di più nei primi 4 mesi dell’anno, per non dire l’unico), ma anche in termini d’inseguimento degli investitori.
Pubblicità in crescita per il programma sul logical channel number 28 del DTT, di proprietà della Conferenza Episcopale Italiana (Cei): con l’obiettivo dei 3 mln di euro, si punta ad abbattere il falso mito della “tv religiosa noiosa e soporifera”.
Nonostante la crisi economica non sia affatto un evento superato per le tv locali, per le quali (a differenza delle radio), i segnali di ripresa del mercato pubblicitario non si sono ancora mostrati, il mercato in questo periodo è decisamente euforico.