Entro il 30 aprile scorso, in forza di una norma di legge, avrebbero dovuto essere disattivati gli impianti DTT incompatibili con le emissioni di stazioni estere, con conseguente riconoscimento degli indennizzi (pure previsti dal disposto normativo).
E’ attesa a giorni la conoscenza del contenuto della decisione del TAR Lazio sul ricorso relativo alla cessazione dell’attività dei network provider operanti su frequenze (astrattamente) incompatibili con assegnazioni DTT estere, inizialmente prevista per il 30/04/2015 (nel quale si è costituita ad adiuvandum delle ragioni delle emittenti locali del proprio territorio la Regione Puglia, area più colpita dall’espunzione di canali).
Ottime performance per il network, che raggiunge oltre 36mln di individui al mese; Mtv cresce del 17% su marzo. Con una reach mensile di oltre 36mln di individui e 6,6mln di contatti giornalieri, Vimni (Viacom International Media Networks Italia) si conferma in aprile sesto editore italiano per ascolto.
La radio non è un mezzo malato, i suoi ascolti sono in crescita nel quarto d’ora medio: è un medium complessivamente vincente rispetto agli altri grazie alla sua accessibilità, credibilità e profondità di relazione con il cliente.
Gli importi dei diritti amministrativi che i network provider DTT devono corrispondere annualmente ex art. 34 D. Lgs 259/2003 potrebbero essere significativamente ridotti con un emendamento alla legge “Europea 2014”, (progetto AC 2977) attualmente all’esame della Camera dei Deputati (a prima firma del relatore in Commissione IX Trasporti, P.T., Paolo Coppola del PD).