Chiusura dell’analisi sulle condizioni e modalità di utilizzo della capacità trasmissiva per la diffusione di contenuti audiovisivi, sulle principali piattaforme trasmissive, avviata con delibera n. 438/13/CONS.
Chiusura 2014 con il botto per il gruppo capitanato da Isabelle Harvie-Watt Clavarino: l’incremento del billing – ossia dei budget pubblicitari delle agenzie media – si attesterebbe attorno al +40%, a quota 347 mln di euro contro i 247 del 2013.
Il governo sarebbe pronto a concedere una proroga di quattro mesi per la liberazione delle frequenze incompatibili con le emissioni estere nelle more di conseguirne una liberazione, se non giudiziariamente indolore, quantomeno limitata quanto a danni prodotti attraverso un aumento degli indennizzi.
Il CdA di Arnoldo Mondadori ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014. Migliorano i periodici, mentre libri e soprattutto radio rimangono in affanno. Prevista comunque la chiusura dell’esercizio in pareggio.
Nei primi nove mesi del 2014, il Gruppo Cairo Communication, pur operando in un contesto economico generale e dei mercati di riferimento (pubblicità ed editoria) ancora caratterizzato da forte incertezza, ha generato un utile 18,9 ml di euro.
Il canale del gruppo Vivendi controllato da Vincent Bolloré pensa al futuro nell’ottica dei mercati internazionali dei contenuti a pagamento, dal cinema allo sport: la lotta con gli avversari è aperta.
La radiodiffusione, essendo per ragione della sua natura e dei suoi fini, un diritto riservato per legge allo Stato viene regolamentato in una sezione dedicata del Capo IV (norme particolari ai diritti di utilizzazione economica di talune categorie di opere).
La fiera dell’ovvietà. Questo pare essere quello a cui lo scoordinato e malrappresentato esercito in ritirata delle emittenti locali sta assistendo in questi giorni.