«Telecom come tutte le grandi compagnie di telefonia in Spagna e America dovrà fornire telefonia fissa, telefonia mobile, Internet e televisione. Dunque i contenuti saranno necessari. Telecom ha già un accordo con Sky, ne farà uno con Mediaset».
Nella società italiana, frantumata e polverizzata nei corpi sociali, l’arroccamento granitico dei corpi amministrativi si è configurato come un blocco storico che ha frenato la competitività internazionale del Paese.
Gli operatori di rete locali godranno di posizioni di vantaggio nell’imminente gara per l’attribuzione delle frequenze DTT a vario titolo disponibili (in primis quelle residuate dalla fallimentare gara per l’assegnazione del dividendo Tv locali, UE permettendo, ovviamente).
Congelata la nuova modalità di pagamento dei canoni annuali per i diritti d’uso delle frequenze del digitale terrestre. Il governo ha infatti sospeso gli effetti della controversa delibera dell’Agcom che penalizzava le emittenti locali e favoriva i superplayer tv.
Banalizzando, si potrebbe ricondurre il tutto all’antico adagio sull’abbandono della vecchia strada per la nuova.
La Sezione VI del Capo IV, che tratta delle norme particolari ai diritti di utilizzazione economica di talune categorie di opere, è dedicata alla regolamentazione dei programmi per elaboratore.
Sono state pubblicate nella gazzetta ufficiale della U.E. (3.12.2014 n. c433) le attese conclusioni del Consiglio d’Europa sulla politica audiovisiva europea (CONCL 03/12/2014, n. 2014/C433/02).
Un’indagine R&S Mediobanca ha rivelato che il gruppo di Marinella Soldi, già terzo editore italiano sul fronte degli ascolti, nel 2013 ha generato ricavi per 144 mln di euro, superando La7.
Nel processo tributario, disciplinato dal D.lgs. n. 546/1992, vige l’espresso divieto di utilizzo della prova testimoniale e del giuramento; ciò caratterizza questo giudizio per la sua essenzialità scritta e documentale.
Stretta tra i tagli governativi della scorsa primavera e l’ossigeno dato dalla quotazione di Rai Way, che ha consentito di bilanciare l’ammanco nelle casse della tv pubblica, RAI dovrebbe risultare in sostanziale equilibrio per fine 2014.