Dopo la joint venture definita nei giorni scorsi con il gruppo Class Editori relativamente alla superstation captive Radio Classica (diffusa in vaste aree del nord, centro e sud Italia),
di cui abbiamo dato conto su queste pagine, la Italian International Radio and Media ha definito un’altra importante operazione.
Sorpresa: la crisi sana i conti delle imprese radiofoniche. Ovviamente non è sempre così, ma, in non pochi casi, le contromisure adottate per far fronte agli effetti della crisi economica sono risultate nel lungo periodo provvidenziali per i conti economici delle aziende radio.
Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (274 del 25/11/2014) il decreto del Ministero dello sviluppo economico (datato 10/11/2014) che ripartisce le misure a sostegno all’emittenza televisiva per l’anno 2013.
Positività e crescita su tutti i fronti per le reti Discovery: aumentano gli ascolti e le produzioni originali italiane che piacciono sempre più al pubblico tricolore.
"L’obiettivo del governo è dar luogo a un’ulteriore diversa destinazione delle frequenze (del dividendo interno, ndr)" da destinare alle tv locali nonostante molte emittenti vi dovranno rinunciare perché trasmettono su frequenze che interferiscono con quelle dei paesi confinanti.