Il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli si è espresso sull’empasse della radio digitale in Italia con un intervento alla XX^ edizione della World Dmb General Assembly, assemblea generale del Forum mondiale sulla radio digitale tenutosi a Roma.
Nella seduta del 14 ottobre scorso, il Consiglio Regionale pugliese ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al fine di sventare il rischio che i provvedimenti in essere a livello nazionale possano determinare la chiusura di tante ed importanti testate televisive pugliesi le cui conseguenze sarebbero disastrose sotto diversi aspetti, da quello della mancanza di pluralità dell’informazione sino all’azzeramento occupazionale dell’intero comparto.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato una procedura di consultazione pubblica sui criteri e le modalità per l’attribuzione di misure economiche di natura compensativa in favore di player DTT per la liberazione dei canali utilizzati dai Paesi confinanti, pianificate ed assegnate a network provider italiani ed oggetto di accertate situazioni interferenziali.
“Aeranti-Corallo ritiene tali norme inaccettabili in quanto lo Stato Italiano, a fronte di proprie evidenti responsabilità politiche e legali sulla problematica avrebbe dovuto individuare soluzioni adeguate per tutelare la posizione di imprese che hanno realizzato investimenti e sviluppato occupazione confidando in assegnazioni frequenziali rimesse in discussione poco tempo dopo il relativo rilascio".
Nonostante la Delibera Agcom sulla rideterminazione dei canoni per i diritti d’uso delle frequenze DTT fosse considerata favorevole ai superplayer RAI e Mediaset, quest’ultima l’ha impugnata al TAR e, in via di autotutela, si sarebbe autoridotta il dovuto da 20,39 mln di euro a 8,85 mln, sostenendo di dover pagare solo fino al 30 giugno, ovvero solo per i sei mesi dell’era analogica.
Si avvicina il debutto di Gazzetta Tv, nuovo canale (su LCN 59 del DTT) per il quale Rcs Mediagroup, secondo indiscrezioni raccolte da “MF-Milano Finanza”, intende investire circa 60mln di euro in cinque anni (8-9mln per i primi due anni e 15mln annui per il triennio successivo).