A quattro anni dalla nascita, il fatturato del sito Linkiesta non è riuscito a spiccare il volo, e ora si trova a un passo dal baratro: con ricavi attestati a circa 190 mila euro per il 2013, la testata è sulla strada della liquidazione.
Con quasi 48 milioni di utenti in tutto il mondo e con una diffusione in ben quaranta Paesi che hanno già il servizio cinema in streaming, Netflix sta pianificando i passi concreti da compiere per lo sbarco in Francia.
Cairo ha deciso: si mette in proprio e si vincola per l’acquisto del lotto 3 del dividendo interno del digitale televisivo terrestre.
I bilanci dei siti web di informazione non riescono a restare a galla e anche nel 2013 producono perdite consistenti.
Nel dettaglio, il Post di Banzai Ventures (principale socio investitore che cura il progetto grafico, gli aspetti tecnologici e la raccolta pubblicitaria) e Luca Sofri ha chiuso l’esercizio in perdita di 468 mila euro
Twitter si avvicina alla televisione, annunciando l’acquisto di SnappyTV, un’app che permette ai suoi utenti di filmare, editare e condividere parti di programmi tv pochi secondi dopo la loro messa in onda.
Il Garante per la privacy ha per l’ennesima volta riscontrato la tendenza di numerose testate giornalistiche a diffondere informazioni e particolari – anche di natura sensibile e addirittura genetica – inerenti soggetti interessati soltanto indirettamente e marginalmente da vicende giudiziarie che hanno avuto una notevole eco nell’opinione pubblica.
Conto alla rovescia per la decisione di Mediaset sulla pay tv spagnola Digital+, di cui possiede il 22%: prendere tutto (o anche la metà) oppure lasciare agli spagnoli di Telefonica, che ieri ha offerto formalmente a Cologno la somma di 295 milioni.