Nei giorni scorsi, il Ministero dello Sviluppo economico ha avviato i procedimenti per il rilascio delle frequenze ad alcune minori operanti in aree radioelettricamente isolate che nelle graduatorie emanate a seguito dei bandi del Ministero del 5 settembre 2012 per la riassegnazione delle frequenze per le trasmissioni digitali terrestri da parte delle tv locali, non si erano collocate in posizione utile.
Nei giorni scorsi il Ministero dello Sviluppo economico ha proceduto alla revisione delle graduatorie per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze della tv digitale terrestre delle regioni Toscana, Lazio e Campania.
Gli editori delle tv locali (e in genere i fornitori di servizi di media audiovisivi locali sul digitale terrestre) hanno, comprensibilmente, preso mailissimo l’approvazione da parte dell’Agcom del nuovo piano di numerazione automatica dei canali del digitale terrestre.
Non si vede la luce in fondo al tunnel, e nel buio si continua a correre cercando di fare lo sgambetto agli avversari. Questa potrebbe essere la rappresentazione dello scenario che vede come attori i grandi network televisivi operanti nel mercato italiano, alle prese con la sistemica riduzione della torta degli investimenti pubblicitari, vera linfa vitale da cui dipende la sopravvivenza di chi fa impresa nei media.