In un mare di difficoltà, principalmente dovute alla scarsa chiarezza di alcune risposte fornite dal MSE ad importanti quesiti posti dagli operatori tv locali o a dubbi interpretativi rimasti tali, venerdì scorso sono state presentate le ultime domande per l’assegnazione delle frequenze DTT in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lazio (esclusa la provincia di Viterbo) e Campania.
E’ all’esame della Commissione Ambiente della Camera, in seconda lettura, il disegno di legge AC 4240-B che, tra l’altro, dovrebbe modificare l’art. 93 del Codice della Comunicazioni, tentando l’uniformazione a livello nazionale delle tariffe relative alle attività istruttorie ed ai controlli in carico ad agenzie regionali e Comuni, prescritti dalla L. n. 36/2001 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici).
Visti agli occhi dei nostri vicini di casa europei, certe volte, noi italiani dobbiamo sembrare davvero un popolo antidiluviano.
L’asta delle frequenze Tv, frutto del cosiddetto dividendo digitale, si farà entro dicembre. Lo ha detto il ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera in una intervista a la Repubblica.