L’asta per le frequenze televisive finisce in un vicolo cieco. Lo scrive Repubblica, ricordando che la gara dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 1,5 miliardi di euro.
Con la delibera in titolo, l’Agcom ha prorogato in via d’urgenza il Piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento di cui alla delibera n. 366/10/CONS in conseguenza delle sentenze del Consiglio di Stato n. 04658-2012, n. 04659-2012, n. 04660-2012, n. 04661-2012 depositate il 31 agosto 2012, nelle more della revisione del detto Piano di numerazione.
Fa riflettere che nel 2012 la P.A. non abbia ancora chiari i principi del giusto procedimento amministrativo, fissati prima dalla Costituzione che dalla L. 241/1990 (e successive novelle).