"Non so se nella pay-TV ci sia posto per due competitor". Con queste parole, Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia, ha riacceso i riflettori della polemica sullo scenario della televisione a pagamento nel nostro paese, dove, archiviato dolorosamente l´episodio di Dahlia TV, il mercato è ancora diviso tra il marchio di Murdoch e quello di Berlusconi, ovvero Mediaset Premium.
Nell’etere televisivo italiano c’è un’illustre scomparsa: la tv analogica. Da qualche giorno, infatti, la penisola è, televisivamente parlando, totalmente digitale.
Il decreto contiene un capitolo relativo alla riduzione della spesa dei singoli Ministeri, realizzata prevalentemente attraverso la riduzione dell’ammontare dei contributi erogati a fondi e agenzie.
Saranno “presumibilmente” vendute separatamente televisioni e frequenze del gruppo Telecom Italia Media, ma i canali televisivi, La7, LaD, MTV, faranno parte dello stesso pacchetto.
Se la fine di giugno ci aveva riservato la sorpresa delle dimissioni dell’a.d. di Telecom Italia Media Giovanni Stella (il comunicato stampa corporate è del 28 giugno scorso), questo inizio luglio prospetta all’orizzonte importanti cambiamenti per TIMB, operatore che pare stia perdendo interesse verso quelli che fino a qualche tempo fa venivano elencati tra i gioielli della galassia Telecom Italia.