Anche Bruxelles perde la pazienza per il passo da lumaca del governo italiano sull’assegnazione delle frequenze televisive digitali.
Il Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni ha adottato i bandi per l’assegnazione delle frequenze in tecnica digitale terrestre e degli identificatori LCN alle emittenti televisive locali delle Regioni Puglia e Basilicata.
Una specie di Grande Fratello virtuale è il ruolo che, alla luce delle recenti riforme in materia tributaria e di lotta all’evasione, sta mano a mano assumendo lo Stato nei confronti dei contribuenti.
Studi condotti dall’operatore finanziario portano a pensare che lo Stato potrebbe arrivare ad incassare fino a 1 miliardo di euro da un’asta per l’assegnazione del dividendo interno (6 frequenze nazionali) allargata ai player extra tv.
Sta per partire la sperimentazione dei gestori di telefonia che si sono aggiudicati le frequenze della banda degli 800 MHz all’asta che ha fruttato quasi 4 mld alle casse dello Stato.