Il 7 marzo scorso è stato presentato da Paolo Colianni (MPA), deputato regionale, un ordine del giorno che impegna il Governo della Regione Sicilia "Ad intervenire con estrema urgenza presso le Autorità nazionali competenti per ottenere una ragionevole proroga di almeno un mese per il passaggio al digitale in Sicilia".
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione del consiglio del 22 febbraio scorso, ha approvato il Piano di assegnazione delle frequenze televisive digitali delle regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (Delibera n.93/12/CONS).
Fin dal 1977, nonostante non fosse previsto dalle normative vigenti (del resto, l’intero settore si reggeva giuridicamente sul pronunciamento n. 202/76 della Consulta) e la circostanza richiedesse potenze rilevanti e grandi antenne, alcune radio private, oltre che in FM, iniziarono a trasmettere in modo saltuario anche in AM (modulazione di ampiezza).