Il futuro della televisione è in rete, e i nuovi telespettatori vogliono essere liberi di crearsi il proprio personale palinsesto vedendo i programmi che vogliono nel momento più opportuno.
”Stiamo lavorando per avere al piu’ presto dati e notizie chiare sui criteri di assegnazione delle frequenze digitali, dato che le attuali disposizioni mettono a rischio alcune emittenti locali il cui lavoro contribuisce fattivamente alla completezza dell’informazione nel nostro territorio”.
Dopo Noi Tv, anche la fiorentina Canale 10 denuncia presunte anomalie nella stesura della graduatoria delle tv locali toscane aventi titolo all’esercizio dell’attività di operatore di rete.
Nel corso del 1981 il network Canale 5 (inizialmente articolato nelle sottoreti Canale 5 e Canale 10) era stato costretto ad attuare una particolarissima contromisura per ovviare al blocco delle trasmissioni imposto dal pretore di Genova Giovanni Lalla.
L’Altopiano ha perso una delle sue voci più conosciute: Liliana Tessari, 30 anni, per tutti Lilly, è mancata ieri mattina nella sua casa, in via Ceresara ad Asiago.
L’assemblea di redazione del Giornale Radio Rai esprime in una nota “profondo disagio per la denuncia, da parte di diverse redazioni, di frequenti episodi che rappresentano una lesione del diritto ad una informazione completa, plurale ed obiettiva. Si tratta di casi che richiedono un confronto serrato con il direttore e un monitoraggio attento da parte di tutti”.
Noi Tv, emittente lucchese del gruppo Marcucci non ci sta e in una nota chiede spiegazioni sulla collocazione al 20° posto nella graduatoria per l’assegnazione dei diritti d’uso DTT su scala locale nella regione Toscana.
Toscana, Umbria e Marche chiedono lo slittamento dello switch-off televisivo analogico/digitale che a breve toccherà quei territori.
Dallo scorso agosto sul canale 158 del digitale terrestre, un monoscopio dal sapore “retrò” annuncia la presenza di Radio Capital TiVù. L’inizio delle trasmissioni ufficiali è previsto per l’11 novembre, ovvero: 11.11.11.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni per la chiusura delle liti fiscali pendenti fino a 20mila euro. Sono stati illustrati, in particolare, l’ambito di applicazione della procedura agevolata, gli adempimenti necessari e le modalità di pagamento, compresa la possibilità di scomputare le somme già versate in pendenza di giudizio.