L’A.d. di Telecom Italia Media, proprietaria dell’emittente La7, Giovanni Stella vede con favore l’idea che il governo blocchi l’assegnazione delle frequenze per il digitale terrestre con il beauty contest.
Soffre Mediaset in borsa per via della probabile revisione delle modalità di assegnazione delle frequenze Tv per il digitale terrestre.
Un’asta per l’assegnazione delle frequenze televisive potrebbe portare nelle casse dello Stato almeno 1-1,5 miliardi di euro. E’ quanto si legge nell’odierno ‘Morning News’ di Mediobanca sul settore media, intitolato ‘Goodbye beauty contest’.
IIl Manuale della nuova conciliazione è un libro che espone in modo chiaro la figura del mediatore e la procedura della mediazione.
On line il nuovo bollettino della Autorità garante per la concorrenza ed il mercato
Un interessante spunto per una riflessione sul comparto radiofonico locale viene da Claudio Astorri, consulente editoriale che spesso è stato ospite su queste pagine.
"Di fronte ai sacrifici chiesti agli italiani, pensare che un bene di Stato possa esser dato gratuitamente non e’ tollerabile e, verosimilmente, non lo tollereremo".
Con più di sei mesi di ritardo (il termine scadeva a maggio 2011), il governo si appresta a recepire in tutta fretta il cosiddetto “pacchetto telecom” dell’UE: le direttive 2009/140/CE e 2009/136/CE, che contengono tra l’altro importanti novità nel campo dei diritti e della tutela della privacy degli utenti dei servizi di telecomunicazioni.
Una minima analisi dell’evoluzione dei sistemi di comunicazione, informazione e intrattenimento multimediale, così come si sta dispiegando sotto i nostri occhi, porta a scartare facili conclusioni tipo “la rete ucciderà la televisione”, oppure “internet si trasformerà in una grande TV”, e così via.