DTT, Toscana: in attesa che emittenti locali escluse da graduatoria negozino ospitalità su altri operatori di rete, rischio oscuramento prolungato
Le emittenti escluse dalla gestione diretta della rete (alle quali non sono state assegnate le frequenze) potranno continuare a produrre contenuti, ma dovranno trovare un canale da affittare sulle postazioni degli operatori di rete (che hanno l’obbligo di concederlo).
DTT, Menduni (Uni Roma 3): rischio deserto iniziative locali
Con lo switch off e il passaggio al digitale terrestre si rischia “una forma di desertificazione dell’iniziativa comunicativa locale”.
Tv locali: l’ottimo esordio di Servizio Pubblico di Santoro fa pensare ad un terzo polo alternativo a La 7
Ma sì, forse ha ragione Carlo Freccero. In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano e pubblicata oggi, il direttore di Rai4 mette un punto e va a capo.
TAR Lombardia: condannato (nuovamente) l’I.T. Lombardia del MSE-Com per silenzio-inadempimento
Altro schiaffo dei giudici amministrativi neri confronti dell’attività dell’Ispettorato Territoriale della Lombardia del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento Comunicazioni, da decenni oggetto di infinite polemiche.
TV e internet: Rovi, i sei gradi di separazione del multimedia
I modelli di fruizione di internet sono ancora lontani da quelli tipici del telespettatore, mentre si diffondono sempre più apparecchi televisivi che sono in grado di ricevere e proporre in maniera trasparente flussi multimediali provenienti dalle sorgenti più disparate, tra le quali il web spicca come fonte potenzialmente infinita di intrattenimento.
DTT, Toscana: amarezza per A3T per l’esclusione dai soggetti utilmente collocati nella graduatoria delle assegnazione dei canali locali
Andrea Lazzoni, direttore di Antenna 3 Toscana, televisione privata di Massa (targata 1980) e pioniere della radio (con esperimenti dal 1968 con Radio Attiva Massa) commenta l’esclusione della sua emittente (arrivata al 19° posto assieme ad Antenna 5 di Empoli e Linea Uno di Arezzo) dalla lista del Ministero come operatore di rete per il Digitale terrestre.
Storia della radiotelevisione italiana. 1988: la doccia fredda delle radio nazionali (prima parte)
Il decreto di perquisizione e di sequestro, a firma del pretore Maria Ocello, seguiva alle varie denunce dell’A.N.T.I. ed ai rapporti giudiziari dell’Escopost-Escoradio che aveva accertato che la s.r.l. Radio Studio 105 esercitava “la sua attività di radiodiffusione in violazione delle disposizioni di cui all’art. 195 D.P.R. 29/3/1973 n.
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