Sarà il gusto di emulare il suo guru politico Berlusconi, sarà che si è trattato di una grossa messa in scena, sarà che il padrone oggi ha bisogno di una forte mano dal giornale di famiglia dopo il terremoto elettorale.
Dopo la conferma in appello della batosta elettorale di primo grado, il governo Berlusconi s’avvia, con rabbia, verso l’archiviazione della sua sventurata esperienza.
Come osservato su queste pagine in occasione dell’approvazione del D.L. 34/2011 (convertito nella L. 75/2011), le regole introdotte per lo sfruttamento dello spettro radioelettrico da parte degli operatori tv dopo la sottrazione dei 9 canali del dividendo esterno (61/69 UHF) intonano il de profundis per il digitale radiofonico terrestre sulle frequenze 174-230 MHz.