Le radio italiane penalizzano la musica del nostro Paese, anzi la uccidono. Questa è l’accusa lanciata da Audiocoop, la terza associazione italiana di discografici, fondata nel 2000 nell’ambito del M.E.I., il meeting delle etichette indipendenti che ogni anno si tiene a Faenza (quest’anno è previsto per i giorni 26-28 novembre).
I problemi sono principalmente due: l’attuale evoluzione dell’editoria, alla quale non si è stati capaci di reagire prontamente e la vendita al dettaglio, ormai non più competitiva come solo cinque anni fa.
Nonostante il calo generalizzato delle attività televisive e cinematografiche, la News Corp è tornata in attivo grazie all’incremento degli introiti pubblicitari dei quotidiani e, soprattutto, del business tv nel segmento via cavo.