NEWSLINET.IT: Newsletter n. 524 del 21/10/2009

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Ecco spiegato il silenzio di questi mesi. Era chiaro che Murdoch prima o poi avrebbe reagito agli schiaffoni di Rai e Mediaset. Inizialmente si pensava che la reazione dell’Australiano passasse dai contenuti, da sempre la sua principale arma.

Invece no, o almeno non solo. Del resto, il timido lancio di prodotti più o meno innovativi come Fox Retro lasciava presagire qualcosa di più robusto. Così, il Grande Vecchio dell’editoria mondiale ricambia gli scappellotti presi con una sberla tecnologica, che è un’astuzia che lascia basiti i (…)

 
Tutto bene in Trentino con il digitale terrestre? A leggere i comunicati della Provincia Autonoma di Trento, che pure sta garantendo un ottimo servizio di aggiornamento dello switch-off con due edizioni giornaliere dei bollettini informativi, sembrerebbe di sì.

 
Mentre in Italia Agcom sta per licenziare un regolamento per la radio digitale che, salvo auspicabili ripensamenti, sarà anacronisticamente monoformato, nel resto del mondo si guarda concretamente alla neutralità tecnologia per sostenere una tecnica trasmissiva che stenta ad affermarsi dovunque.

Ora si tenta di chiudere la stalla dei logical channel number (LCN). Ma, come abbiamo scritto innumerevoli volte, pare ormai troppo tardi. Anche perché, dopo il MSE-Com, anche l’Agcom si sta chiamando fuori dalla scottante vicenda (che nel Piemonte digitale è ormai una bolgia).

Alè, ci risiamo. Gli scongiuri non sono serviti o forse non sono stati abbastanza. Pare infatti che in Trentino comincino a ripresentarsi i problemi già visti nel Piemonte occidentale.

Da ieri anche la valle di Fassa, con i suoi 9 mila abitanti, è entrata nell’era della televisione digitale. Il piano di transizione al nuovo standard è stato completato.

Che vi fosse la necessità di piattaforme interoperabili, alle quali affidare una distribuzione dei brani musicali legittima e ampiamente condivisa, non è argomento nuovo. Anzi, si potrebbe dire che il dibattito affonda le proprie radici nella notte dei tempi e ha alimentato polemiche, battaglie legislative e commerciali.

La stampa francese è sempre più nel mirino del presidente Nicolas Sarkozy: è il quotidiano di sinistra Liberation a sollevare la polemica titolando «L’Eliseo scatena l’Ump (il partito di centrodestra del presidente francese Nicolas Sarkozy, ndr) contro i giornalisti».

“L’annuncio di SKY, collegato alla campagna di lancio per i nuovi decoder in HD, di una prossima Digital Key in grado di ricevere i canali free della piattaforma digitale terrestre ha più i connotati di una abile campagna promozionale e di marketing che di una reale messa a disposizione a tutti i propri abbonati della programmazione digitale terrestre in chiaro".

Il mercato pubblicitario mondiale duramente colpito dalla crisi economica si contrarra’ nel 2009 del 9,9%. E’ quanto emerge dalle previsioni, pubblicate oggi, dell’agenzia ZenithOptimedia che a luglio aveva, invece, stimato un calo complessivo dell’8,5%.

Una campagna pubblicitaria sarà diffusa in tutta Europa per stimolare i consumatori a interrogarsi sulla provenienza di alimenti e altri beni che comprano, ed evitare di sostenere involontariamente, tramite i loro acquisti, una forma moderna di schiavitù.

"A poche ore dallo spegnimento del segnale analogico, situazione ottimale Rai, Mediaset e Tca hanno già ultimato la transizione al nuovo standard", dichiara la Provincia Autonoma di Trento.

Verrebbe quasi da dire, a non voler essere così pessimisti, che poteva andarci peggio. Certo, il risultato è eclatante, umiliante, eloquente, ma visto l’andazzo, oramai l’Italia ha imparato a guardarsi indietro piuttosto che guardarsi avanti.

Completata la casella del programma di digitalizzazione della televisione in Trentino, con la copertura della Val di Sole e dei suoi 15mila abitanti, oggi tocca alla Val di Fassa transitare alla televisione digitale.

Radio Passioni dà notizia "della nuova avventura imprenditoriale della premiata coppia Zennstrom e Friis, i genitori di Kazaa, Skype, Joost e, adesso, di Rdio" (non è un errore di stampa), "un servizio per lo streaming di contenuti musicali in abbonamento basata su un modello molto simile a quello di Spotify.

Il futuro di Mediaset e’ la pay-tv. La scommessa del Biscione passa per Internet e senza bisogno di fare accordi con Telecom Italia.

Cautela. E’ questo il monito che viene dalla Francia in tema di elettrosmog, pur se a riguardo dello stesso si riconosce che non vi sono ricerche veramente "scientifiche".

Anche i giornalisti Mediaset scendono in campo sul caso Mesiano, con una nota del Coordinamento dei Comitati di Redazione che censura quanto accaduto la scorsa settimana e chiede un confronto all’azienda sul tema dell’informazione.

Consueto aggiornamento della Provincia di Trento sulla migrazione digitale in atto nel Trentino.

Può essere opinabile la scelta di Berlusconi di riportare Feltri al Giornale sul piano politico, ma certamente non sul piano commerciale.

La Provincia Autonoma di Trento, alle prese con la migrazione digitale televisiva del proprio territorio, fa emergere un problema che in effetti sta interessando molti utenti: quello relativo alla gestione dei vecchi videoregistratori, realizzati per interagire con la tv analogica.

On line il nuovo bollettino della Autorità garante per la concorrenza ed il mercato.

Gli Ispettorati Territoriali del MSE-Com non ci stanno ad essere impiegati solo per le emergenze digitali, ma auspicano un ruolo consono alle loro competenze.

Dopo Giudicarie e Rendena, nel Trentino in fase di migrazione digitale oggi è il turno della valle di Sole. L’aggiornamento delle ore 13.30 è,  secondo la Provincia Autonoma di Trento, "molto positivo: tutti i maggiori network nazionali hanno spento gli impianti analogici e attivato quelli digitali e la copertura garantita anche per le tv locali, Tca e Rttr".

L’Autorità garante per la privacy sta valutando la segnalazione dell’Anm, relativa ai servizi di alcune testate giornalistiche riguardanti la persona del giudice Raimondo Mesiano, anche al fine di aprire una possibile istruttoria.

"La Piattaforma a regime prevede il monitoraggio continuativo di oltre 60 emittenti radiofoniche che comprendono tutte le principali emittenti nazionali e un campione significativo di emittenti locali ruotate periodicamente".

Pagare o non pagare per avere notizie di qualità? L’amletico dubbio coinvolge ormai tutti gli editori. Piccoli o grandi giornali sentono di dover rapidamente trovare una soluzione per quadrare i conti, per rinsaldare la propria posizione, possibilmente senza perdere i lettori guadagnati in decenni (almeno) di esperienza.

Secondo quanto emerso dall’analisi “Broadband Quality Index” (Bqi) sulla qualità della connessione in banda larga, nel nostro paese è aumentato del 5% il livello di penetrazione, passando dal 51% del 2008 al 56% di quest’anno.

Solo qualche giorno fa si parlava del diverbio tra Fox e il Governo USA. Anita Dunn, direttore della comunicazione alla Casa Bianca, indignata dal comportamento di Fox News verso il governo, spiegava che, d’ora in poi, avrebbe trattato il network come un qualunque partito d’opposizione.

Lo sapevamo, la ricerca della prima radio libera italiana ancora in attività non sarebbe stata semplice: come per le matrioške, ce n’è sempre qualcuna nascosta nell’altra.

Un mea culpa, magari anche di facciata, sarebbe stato strategico ed avrebbe forse limitato gli effetti del boomerang mediatico del servizio di Mattino Cinque sul giudice Raimondo Mesiano che ha investito da ieri Mediaset e non pare non avere alcuna intenzione di fermarsi.

Il giorno 16 ottobre si è riunita l’Assemblea straordinaria degli Azionisti della Newco Rai International, società costituita dalla Rai -come disposto dalla legge 112/2004 – per le attività rivolte alla trasmissione di programmi radiotelevisivi all’estero finalizzati alla conoscenza e valorizzazione della cultura, della lingua e delle imprese italiane.

Il Presidente del Consiglio ha dichiarato di aver commissionato un sondaggio dal quale risulterebbe che, andando avanti di questo passo, il 50% degli italiani non pagherà il canone Rai, e attribuisce questa tendenza all’uso criminoso della tv che fanno alcune trasmissioni come Annozero.

Mentre alcuni Paesi dell’UE lavorano per approvare norme per limitare l’accesso al web, la Finlandia fa eccezione e sorprende l’Europa con la sua normativa in tema di liberalizzazione della banda larga.

Secondo la Provincia Autonoma di Trento la Val Rendena avrebbe chiuso "con un bilancio positivo la giornata della televisione digitale" e le reti nazionali avrebbero garantito la copertura totale, seguite dalle due emittenti locali Tca ed Rttr.

Pare che tra i mille proclami di un successo della DTT delle prime ore della migrazione nel Trentino questo periodico sia stato praticamente l’unico con tono critico.

"Rispettare nella carta stampata e nella radio-tv, specie quella pubblica, l’insostituibile valore del pluralismo".

"Tenere fuori dalla mischia politica e mediatica" istituzioni come il Quirinale. E’ l’esortazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia sul Colle della celebrazione della ‘Giornata dell’informazione’.

Continua la rivoluzione della televisione digitale in Trentino: oggi l’appuntamento è in Val Rendena. Gli impianti interessati dalla transizione per la trasmissione in modalità digitale del segnale televisivo in Val Rendena sono 7, che andranno ad interessare 12 comuni per un totale di oltre 9mila abitanti.

Il primo switch-off nel Trentino ha riguardato le Valli Giudicarie, per un totale di 22 mila persone, e il bilancio è positivo. Gli impianti aperti funzionano regolarmente. Dalle ore 10 del 15 ottobre, tutte le emittenti hanno cessato di trasmettere in questa zona in modalità analogica.

Continuano i problemi nelle valli laterali del Piemonte occidentale, dove lo switch-off si è concluso la scorsa settimana. Il problema è sempre quello dell’inattività dei circa 100 impianti ex art 30 D. Lgs 177/2005 resi inattivi a causa di uno scoordinamento tra gli organi centrali e periferici del MSE-Com.

Giuliano Adreani, amministratore delegato di Mediaset, in un incontro pubblico avvenuto il 13 ottobre a Milano, ha comunicato che i ricavi pubblicitari della concessionaria Publitalia 80 hanno registrato nei primi nove mesi dell’anno una flessione poco superiore al 10% rispetto allo stesso periodo del 2008.

Tutto bene con lo switch-over (trasmissioni all digital per Raidue e Retequattro) in Campania, almeno secondo quanto dichiarato dal MSE-Com e ribadito dalla Regione.

”Sul digitale terrestre abbiamo investito circa 300 milioni di euro per la trasformazione della nostra piattaforma. L’obiettivo e’ avere 4 multiplex e diventare provider di servizi e informazioni”.

Pubblicità. In questa parola si racchiude il segreto dei ricavi di un colosso come Google. Ne abbiamo parlato diverse volte su questo periodico.

TVCatchup ha lanciato una versione, per iPhone ed iPod Touch, del suo sito web dedicato alla trasmissione in streaming dei programmi televisivi. Per gli amanti della televisione britannica che hanno uno dei gioielli mobili targati Apple, quindi, non sarà più necessario collegarsi ad internet per godere i servizi gratuiti del sito.

Internet: meno barriere alla circolazione della musica on-line

Che vi fosse la necessità di piattaforme interoperabili, alle quali affidare una distribuzione dei brani musicali legittima e ampiamente condivisa, non è argomento nuovo. Anzi, si potrebbe dire che il dibattito affonda le proprie radici nella notte dei tempi e ha alimentato polemiche, battaglie legislative e commerciali.

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